Leggiamo il GGG, e mentre Ettore incespica (si fa un po’ per uno), io penso a Road Dahl e un po’ mi commuovo.
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Tutte le strade portano a.
Sto rimettendo ordine nei vari pezzi scritti, nei vari quaderni scritti, in mezzo agli appunti qua e là scritti, sulle Cronache dal parco (titolo provvisorio assolutamente non soddisfacente).
La storia per ora di un gruppo di ragazzini che vive libera per la città di Livorno. E mentre cerco di capire il perché e il percome vivono liberi, stamane così mi è tornato in mente un libro che avevo iniziato, e poi lasciato là, Bambini bonsai, di Paolo Zanotti, e veramente non mi riesco a capacitare di come possa io averlo mollato là.
La storia, tesa e pulita. Lo stile, alto ma mai eccessivo. E Genova, città che in mille modi in questo periodo ritorna, in questo caso con il cimitero di Staglieno, dove io, in tanti anni di frequentazione della città, non ho mai mai visto. E il ponte sul Veilino, anche.
Appunti quindi per il mio prossimo futuro: prendere esempio dalla prosa di Paolo Zanotti (difficile, molto difficile); andare finalmente a Genova (facile, questo più facile).